70 punti, 70 gol in stagione, 7 gol ieri pomeriggio. Partita che si è subito messa in discesa grazie al gol in diagonale di Keita su pregevole assist filtrante di Sergej, ed ancor più in occasione del raddoppio su rigore tirato da Immobile, originato da un fallo di un codice fiscale doriano poi espulso. Insomma, 2-0 ed un giocatore in più dopo pochi minuti. E’ quel “pochi minuti” che rischia di fregare la Lazio, quando memore dell’antico Carosello, la Lazio commette un errore (difensivo), appropriatamente sfruttato da un giocatore (polacco) di cognome Linetty.

Inzaghi, che probabilmente quel Carosello non l’avrà visto e giustamente non apprezza errori di alcun tipo, comincia ad incavolarsi. I Nostri, invece apprezzano Carosello, e mandano in gol l’Olandesino, mira non proprio da cecchino, ma in qualche modo la palla va in rete. 3-1 e Inzaghi comincia ad apprezzare. Ancor di più quando un altro assist manda da solo Keita davanti a Puggioni, ma da dietro il nostro Balde Diao viene agganciato. Altro rigore, questa volta tira Felipe alla Biglia, forte, centrale ed a mezza altezza. 4-1. L’altro olandesino, De Vrij, però, mostra una mira migliore del compatriota, e da fuori area la piazza dove Puggioni non può arrivare. 5-1 e finisce il primo tempo.

La strada in discesa continua, la Lazio mette la terza, frenando talvolta. Entra Patric e dalla destra fa partire un delizioso cross che Lulic spinge di testa in rete per il 6-1. L’impressione è che la Lazio possa creare azioni pericolose ogni volta che spinge un poco il pedale dell’acceleratore, anche perché la difesa doriana non sembra per niente a tenuta stagna, anzi. Immobile e Keita si divertono e da un loro dialogo nasce il 7-1, con l’ispano-senegalese che manda Ciro da solo davanti al portiere, infilato di giustezza.

A questo punto i Nostri tolgono un piede dal pedale del gas e mettono l’altro su quello del freno. Ne approfitta Quagliarella segnando prima un bel gol per il 7-2 e poi su rigore per il 7-3. Finisce con dieci gol, una partita dvertente, con la nostra difesa che sul 7-1 si concede qualche svago mentale, peraltro a risultato largamente acquisito. L’attacco va, Sergej lo innesca a meraviglia, Felipe e Lulic lo supportano da par loro, Biglia garantisce copertura difensiva.

Ai lati, bene anche Patric e Lukaku, due che spesso e volentieri si spingono in avanti, specialmente il belga. E Strakosha sta diventando un buon portiere, anche se sui rigori lascia un po’ a desiderare.