di Rodolfo Casentini


                     
             

     

Ora basta veramente !! Ogni volta che la Lazio subisce una sconfitta nemmeno il tempo di finire la gara che i social si riempiono di improperi verso la squadra, di rinfacci verso una parte di tifosi, di insulti verso un’altra parte di tifosi rei solamente di crederci sempre e comunque anche se essa è la squadra più scarsa del pianeta Terra.

Non è possibile che questi tifosi, o almeno cosi si fanno chiamare ma che tutto fanno meno che tifare a quanto sembra, stiano pronti col fucile in mano quasi a gongolare delle sconfitte per gonfiare il petto di non so cosa, e mettersi a ridere e denigrare gli altri. “ adesso gli adepti voglio vedere cosa diranno” scrive qualcuno manco 10 secondi dopo che l’arbitro Guida ha decretato la fine dell’incontro, segno che quel post lo avevano scritto prima e che non vedevano l’ora e la fierezza di pubblicarlo, e vanno avanti cosi con la stessa frase su altri post come a sottolineare la loro ragione che invece non è altro che stupidità infinita per chi ha smesso di tifare Lazio da anni e che cavalca solo la battaglia anti societaria.

Gli insulti e le prese per i fondelli dei nostri giocatori sono un altro specchio fedele di come il tifoso in realtà oggi sia molto più preso a cercare qualsiasi cosa per andare contro la gestione dirigenziale, Lotito per intenderci, che a sostenere la propria squadra. Prima tutti i giocatori, scarsi o forti, erano comunque difesi a oltranza dai propri tifosi e venivano sostenuti la domenica in campo, ora invece sui social si fa a gara a chi offende di più e tutto poi alla fine viene riportato all’incapacità dirigenziale per aver portato in rosa determinate “ seghe” a giocare con la maglia della Lazio.

Questi pseudo tifosi ora scegliessero seriamente da che parte stare perché la Lazio è questa e fino a gennaio non è modificabile sul mercato, e quindi continuare a insultare e sputare su alcuni giocatori, avrà la sola valenza di denigrazione dell’ambiente Lazio a 360 gradi. Ma purtroppo la battaglia contro il presidente della Lazio ha portato molti personaggi a mettere al primo posto con qualsiasi mezzo, il puntare il dito contro tutto e contro tutti, anche contro altri tifosi che invece vogliono comunque tifare questa squadra qualsiasi essa sia.

Questa mattanza deve finire o perlomeno deve terminare per certi soggetti che oramai hanno smesso di tifare e remano contro. Altrimenti non vediamo altre spiegazioni logiche nel vedere post e quant’altro prima durante e subito dopo lo svolgimento della gara. Non può essere chiamato tifoso colui che invece di stare a guardare la partita, si spertica le dita per scrivere questa o quell’altra critica a tutto e su ogni giocatore senza rendersi conto che magari qualche mese addietro, di quel giocatore che non giocava titolare, ne parlavano bene per andare contro alla dirigenza. Questa strategia del tutto negativo, del tutto fallimentare, del tutto dilettante è un strategia che ora non può più andare avanti, ora o questi personaggi decidono di stare con la Lazio, oppure lascino il campo seriamente, tanto se queste persone ormai cosi come scrivono da tempo, non sentono più questa società come quella che li rappresentava, ecco che non sarà un peso allontanarsi da ciò che non viene più riconosciuto come tale, cioè amore o fede sportiva.

A noi ora servono i tifosi, quelli intelligenti che sanno comprendere l’importanza della fede sportiva e non travalicano mai le priorità da dare. Da ammirare i duemila tifosi andati a Reggio Emilia a tifare Lazio, tifosi che hanno voluto far sentire tutto il loro amore alla squadra e che di certo non hanno pensato a quali giocatori scendevano in campo, per loro c’era la Lazio, e questo bastava, per molti invece purtroppo non è più cosi, e sostengono solo se vedono ciò che gli piace, ma qui non siamo a teatro o al cinema, qui si è tifosi se si tifa al buio, proprio perché una fede sportiva è tale quando non muore mai e non si manifesta solo quando hai una squadra più o meno forte e competitiva.

La Lazio indubbiamente ha i suoi difetti, Pioli commette i suoi errori, cosi come fanno tutti gli allenatori di questo mondo, ma solo nell’ambiente Lazio si cerca quell’autolesionismo dove tutto ciò che fanno gli altri, che non fanno gli altri, che comprano gli altri, che vendono gli altri, è la cosa migliore e segno di professionalità contro il dilettantismo che primeggia invece nella nostra società. La Lazio è comunque lì nel gruppo, a 3 punti dalla prima, insieme ad altre squadre e contendersi un podio possibilissimo anche con tutti i difetti presenti, quindi perché auto massacrarci cosi? Perché dobbiamo aggiungere difficoltà a difficoltà già esistenti? Perché dobbiamo sempre vedere il bicchiere mezzo vuoto piuttosto che mezzo pieno come spesso invece fanno gli altri? Ora basta davvero !! La Lazio è questa, prendere o lasciare, la Lazio non ha mezze misure, o perde o vince, con difetti e pregi, con tutto quello che volete ma la Lazio non fa sconti a nessuno, non li ha mai fatti nella sua storia dove il tifoso laziale di cuore non potrà mai morire per le sofferenze subite, per le emozioni forti , positive e negative avute, dove il tifoso laziale ha dentro il gene dell’unicità e dello stile Lazio, che non deve per forza rispecchiarsi nella società e chi la gestisce attualmente, ma deve comunque contraddistinguere chi tifa.

Quello stile che oggi sta andando perduto con questo imbastardimento di tifosi che oltre a non avere più molti valori morali intrinsechi di loro, con comportamenti e decisioni alquanto incomprensibili, stanno letteralmente inquinando quella lazialità che per molti, è quella fierezza incommensurabile che permette a molti tifosi di andare orgogliosi della Lazio anche se la Lazio perde e ha i difetti. Tutto è migliorabile ovvio, ma la fede sportiva non può essere una fede a condizione, altrimenti non potremmo mai chiamarla fede ma qualcos’altro. La fede sportiva è un atto d’amore infinito, che non ha un confine visibile e che non ha giocatori scarsi o forti, ha solo giocatori che indossano quella maglia. Chiaro che al tifoso interessa che i giocatori onorino quella maglia, ma oggi si è molto inflazionato il concetto di disonore della maglia, molto più comodo da gettare tra le motivazioni per poi rafforzare il concetto di incapacità complessiva, mi spiace io non la penso cosi, io sono molto più semplicista, per me finchè un giocatore giocherà per la Lazio, io lo difenderò sempre, certo posso criticarlo se gioca male, ma non lo insulterò di non onorare la maglia, anzi lo spronerò a trovare maggiore fiducia in se stesso per giocare meglio alla prossima occasione.

Per me ma credo per molti, il concetto “ incazzato ma sempre innamorato” non è un concetto superficiale, ma uno schema principe di tifo, perché io da laziale vero, cresciuto con le umiliazioni vere ma sempre fiero e a petto in fuori per strada, non rinnegherò mai la Mia Lazio per andare contro una gestione che come tutte le altre, sarà di passaggio. Io la Mia Lazio la prendo cosi com’è, non la lascio, certo mi piacerebbe come tutti, vederla vincere da tutte le parti, ma il tifoso vero e senza condizioni, sa anche comprendere che ci sono periodi dove si può e periodi dove si può meno. Basta a questi elementi che aspettano al varco tutti con questi attacchi ridicoli, basta con questi elementi che vogliono la strategica della tensione a tutti i costi, “ lasciamoli soli sti bastardi” ecco cosa scrivono 10 secondi dopo una sconfitta, e quando si vince invece subito a sminuire la vittoria come se si fosse vinto con pizze e fichi.

Il loro progetto è chiaro, non si tifa più, si rompe le balls e basta, ma a noi laziali che abbiamo deciso di prenderci la Lazio per quella che è, non sta bene e a queste persone imponiamo una presa di posizione chiara e decisa, o con noi oppure con altri, e se decidono per gli altri allora lo facessero fuori dalla Lazio, fuori da quella fede che in loro non c’è più, fuori da un mondo che non ha più posto per questi personaggi insulsi, inutili, negativi, ipocriti, retorici, ora basta, ANDATEVENE VIA !! La Lazio si può criticare ma non insultare, il tifoso è sacro e non è accettabile che lo si insulti perché a loro cosi torna comodo, casomai guardatevi allo specchio e sputatevi in faccia per questa vergogna !!!

Rodolfo Casentini