La Coppa Italia è della Juventus. Alla Lazio gli applausi

Lazio perfetta ma non basta: vince la Juventus 2-1 dopo i supplementari, con Djordjevic che si vede negare il gol da un clamoroso doppio palo. Matri ha più fortuna: questa la differenza.


Una finale equilibrata. Questa la novità, dopo due confronti in campionato che avevano segnato una netta differenza. La difesa a tre e la feroce concentrazione annullano il gap e regalano ai tifosi una partita avvincente, dai grandi contenuti calcistici. Biancocelesti superiori in avvio, con Radu che segna dopo 3′ di testa, su calcio franco battuto dall’ottimo Cataldi. Risponde Chiellini con una prodezza, pareggiando su mezza rovesciata in un’azione simile a quella del gol biancoceleste, anche se la conclusione è sul secondo palo. La partita corre sul filo della tensione positiva, è molto corretta e le squadre si danno battaglia, alternandosi nel predominio territoriale. La Lazio sembra più pericolosa, con buone situazioni non trasformate da Cataldi e Parolo. Anderson è in buona serata, Candreva si dà un gran da fare, il centrocampo regge l’urto dalla Juve, la difesa non dà a vedere la novità tattica, sembra perfettamente padrona della situazione. La Juventus contiene e riparte, prevale nel finale del primo tempo, ma torna a difendersi nella ripresa, quando la Lazio sembra poter fare ancora un passo avanti. Un’ottima occasione capitata a Djordjevic, subentrato a Klose, viene vanificata da una tempestiva uscita di Storari. Nel finale palpitante Matri segna, ma è in fuorigioco e si va ai supplementari, con l’incognita della tenuta atletica per entrambe le squadre. I riflessi rallentano un po’ sembra possano aumentare le occasioni da gol: il minuto della svolta è tra il 6′ e il 7′ del primo tempo supplementare. Djordjevic riceve palla e lascia partire un sinistro mortifero che supera Storari, s’infrange sul palo di destra e danza beffardo sulla linea di porta, fino a colpire anche quello di sinistra. Doppio palo interno per la Lazio, come con Signori in Coppa Uefa. Sul capovolgimento di fronte Matri indovina la botta secca risolvendo un batti e ribatti, Berisha abbozza l’intervento ma la palla entra. Le squadre sono stanche, la Lazio tenta una reazione che diventa sempre più flebile e si spegne, come il sogno di vincere la Coppa al culmine di una stagione da applausi, che arrivano convinti dagli spalti biancocelesti e juventini. Mancò la fortuna, non il valore.