Purtroppo la cosa che mi rattrista di più è che il canovaccio non cambi mai. Mi sembra di avere costantemente un déjà vu.
Come un pilota che esce di strada a una curva perché la percorre in terza. E tutte le sante volte la ripercorre in terza senza scalare marcia…

I due gol subiti in maniera assurda sono una costante dall’Udinese al Verona, dal Milan al Crotone.
Rivedere il primo gol in cui Luis Alberto arranca in copertura, Acerbi si accascia e Patric chiude in maniera superficiale.

Il giro palla è lento. Troppo. Leiva e Ciro sono fuori fase e Correa è solo un contropiedista. In queste partite serve a poco.
 
Bisogna inserire un centrocampista “vero” in più.
Perché quello che Leiva è stato in grado di garantire fino a un anno fa, ora non lo fa più.
Giocare con due quinti da centro classifica non giova alla causa.

Riguardo alle panchine di Caicedo e di Akpa Akpro ho un’idea che mi tengo, essendo un’accusa senza prove.

Mi sento come se avessi perso.
In vantaggio col Crotone dopo venti minuti, deve diventare un allenamento. Invece si è dovuto giocare 95 minuti.