di Anse Lazio


Non riesco a non pensare che Inzaghi, tornato stasera un ineffabile inzagheroni, abbia fatto di tutto per buttare al cesso questa partita. Ma come l’ha preparata?
 
Causa l’assenza di Radu ridisegna il terzetto arretrato manco Musacchio non esistesse, evitando ad Acerbi la marcatura di Lukaku e schierandolo in una posizione dove crea più confusione che vantaggi.

Non contento, invece di stare buono a difendere una difesa rabberciata e seguire la tattica modello derby/Napoli, lasciando solo tre in avanti (Lazzari, Correa e Immobile), manda tutti a uno sterile assalto che favorisce il monoschema avversario.
Il quale, a quel punto, deve solo aspettare l’errore difensivo che arriva puntuale: e puntualmente causato da Hoedt, che sinceramente ha stancato con quel tipo di intervento.

La jella, ma anche una buona dose di leggerezza, ci manda sotto del secondo gol; e i cambi stupefacenti, con Parolo centrale, indicano che per il nostro trainer la partita è bella che finita.

Serata inspiegabile in un match che poteva essere importantissimo per il nostro campionato, ma che è stato preparato e affrontato in modo surreale (fortunatamente quest’anno non torneremo più a San Siro, visto che su quel terreno Simone riesce a dare il peggio).

E ora non si azzardasse a non pensare solo e unicamente alla Samp, che perdere altri punti contro le squadrette a causa della Champions non è più un’opzione.
Col Bayern come va va, ma i tre punti fondamentali sono contro i blucerchiati.