di Dissent


Una vittoria meravigliosa ma non casuale, studiata, ricercata, voluta con il gioco e la testa.
Possiamo dire che Lazzari sia un treno, LA un giocatore insostituibile (ancora mi viene da ridere a chi pensava di punirlo per un’uscita infelice), Ciro il solito, ma la realtà è che Inzaghi è un valore aggiunto.

Dategli qualche giorno per preparare una gara, dategli qualche infortunio in meno e qualche alternativa in più: il Mister vi fa vedere come il 3-5-2 che ha inventato sia il massimo per questa Lazio, e che di calcio ne capisce eccome.

Ha preparato subito la partita, pronti via, per martellare Ibanez lasciato sempre solo da Spinazzola (bravo davanti ma meno dietro) in balia di Lazzari, continuamente lanciato sia dal centrocampo che dalla difesa.

Questo ci ha concesso di sbloccare il risultato e girare la partita come volevamo noi.
Una volta passati in vantaggio, accorgimento non da poco, Radu e Luiz Felipe alti a bloccare le fasce e Leiva a fare il centrale con Acerbi.
In questo modo loro non avevano spazio e al centro non passavano più, mentre Inzaghi chiedeva a Ciro, Caicedo, Milinkovic-Savic e Luis Alberto di chiudere sempre le linee e rincorrere in fase di non possesso.

Praticamente ha di fatto impedito di far arrivare palla a Mkhitaryan, Pellegrini e poi Pedro, i giocatori con maggiore qualità, costringendoli a giocare la palla tra Smalling, Mancini e Ibanez, non certo fenomeni.

Chapeau Mister. Complimenti a tutti.