Primo tempo poco più che dignitoso: segniamo alla prima incursione in area viola, prima erano solo passaggi al portiere ai limiti della nostra area di rigore.

La Lazio trova difficoltà a cominciare dall’impostazione dell’azione, poi quando riesce ad arrivare sulla trequarti avversaria è in grado di portare pericoli per la porta avversaria.
Prova ne siano il palo di Marusic e il gol di Immobile su uno stupendo passaggio filtrante di Luis Alberto, annullato per un fuorigioco millimetrico, in assoluto la cosa migliore della partita.

Le difficoltà in fase di contenimento si cominciano ad evidenziare soprattutto con Ramos, che prima si aiuta in area e poi si fa ammonire, come al solito suo, per un intervento fuori tempo a centrocampo.
Anche Escalante subisce l’ammonizione di prassi, che regolarmente spetta in ogni partita al centrocampista davanti alla difesa.

Secondo tempo dove la Lazio non riesce a cambiare marcia, cala e la Fiorentina conquista campo.
Fortunatamente Immobile trova il gol del raddoppio, prima che le sostituzioni di Inzaghi comincino a produrre danni senza soluzione di continuità.

Così, invece di provare a tenere il pallone nella metacampo viola per far passare il tempo, la Lazio trova sempre il modo di favorire gli attaccanti avversari.
Prima Patric verso Strakosha, poi Strakosha verso Radu e la Fiorentina arriva al rigore che la riporta in partita, fortunatamente con praticamente solo il tempo di recupero a disposizione.

Insomma, solita prestazione della Lazio di questo campionato.
Fra undici giorni c’è la partita più importante della stagione fin qui: improponibile non vincerla, il campionato potrebbe prendere una piega sgradita.