Bellissima partita della Lazio a Dortmund, con una ripresa maiuscola.

Inzaghi schiera in difesa Hoedt centrale con Patric e Acerbi e la squadra titolare davanti.
Il gol, molto probabilmente irregolare, del Borussia è una punizione eccessiva per una Lazio che regge la frenesia dei tedeschi e si pappa almeno due occasioni pesanti.

Nella ripresa è evidente il calo fisico teutonico, accelerato dalla verve crescente dei nostri.
Sale in cattedra Burki che impedisce il pari e poi subisce il rigore di Immobile.
Nel finale la Lazio domina, e solo due eccellenti parate del portiere avversario ci negano una vittoria che sarebbe stata, in definitiva, meritata.

I cambi di Inzaghi sono stati perfetti con Escalante e AkAk a bloccare le imbucate centrali tedesche, Pereira efficacissimo e in crescita e poi con Caicedo e Lazzari apparsi in ottima condizione.
Si spera che anche Inzaghi abbia superato i brutti errori di formazione visti con l’Udinese. E che, vedendo quante scelte di qualità offra questa squadra, forse irritano ancora di più.

Nota finale sul bizzarro arbitro spagnolo, che ha cialtroneggiato per tutto il match (manco ci aveva concesso un rigore abnorme aspettando la segnalazione del VAR: anzi, l’ordine del VAR).
In tre trasferte abbiamo visto tre arbitraggi di merda, con la summa raggiunta da quel farabutto cialtrone di Taylor in Belgio. Speriamo in un essere quantomeno normale per martedì…
Questa squadra è davvero fortissima e merita direttori all’altezza, non pupazzi con la mobilità di una sagoma (e zozzoni…).