Partita equilibrata, buona Lazio che trova discrete linee di gioco senza lasciare campo agli avversari come nella precedente partita.

Andata in svantaggio con la fattiva collaborazione di Strakosha, la Lazio non si fa travolgere dalle circostanze e dalla continua perdita di giocatori per infortuni muscolari (si potrà fare riferimento agli infortuni senza cadere nella rete dei talebani integralisti?).
L’Inter una volta in vantaggio ha creduto di aver archiviato la pratica, commettendo un errore fatale, la Lazio ha reagito e ha meritatamente raggiunto il pareggio con Milinkovic-Savic servito benissimo dal traversone preciso di Acerbi.

I calciatori hanno dimostrato carattere e orgoglio; i continui cambiamenti nell’assetto difensivo a cui è stato costretto Inzaghi non hanno influito sulla prestazione dei giocatori in campo, che hanno sempre mantenuto la concentrazione.

Bastos è sembrato più concreto di Radu, Parolo ha poi quadrato efficacemente la rabberciata difesa, Fares è andato benino dopo aver sostituito Marusic infortunato.
Discreta la prestazione di Luis Alberto, che denota un po’ di nervosismo, e Milinkovic-Savic, puntuale all’appuntamento con il traversone di Acerbi, uno che dove lo metti dà tutto. Fortunatamente non sono stati seguiti i suggerimenti dei talebani fondamentalisti che l’avrebbero voluto in tribuna.
Poco concreta la prestazione di Correa, furbo Patric.

Incomprensibile l’ espulsione di Immobile, poco furbo il centravanti, parecchio paraculo bagnoschiuma, fortunatamente Patric è stato bravo a rendere la pariglia e l’arbitro non ha potuto fare a meno di usare lo stesso metro.
Ora la sosta, Inzaghi avrà la possibilità di integrare i nuovi nel gruppo (spero si possa dire senza che i talebani integralisti si rabbuino e rompano i coglioni).