di gentlemen


Notte fantastica e biancoceleste, ma soprattutto notte di grande calcio, visto che si affrontavano le due squadre vincitrici di Scudetto e Coppa nazionale la scorsa stagione, e che, per l’appunto, si torneranno a sfidare tra 14 giorni in Finale di Supercoppa italiana.

La Juventus ieri è entrata in campo determinata e combattiva, la Lazio nei primi 25-30 minuti ha cercato di difendersi con ordine, provando ad essere pericolosa con ripartenze rapide, ma i bianconeri hanno davvero disputato una grande mezz’ora, e solo un grande Strakosha ha evitato che la Lazio andasse sotto di due reti.
Dopo trenta minuti la Lazio si scioglie mentalmente, trova le giuste distanze in campo e mette alle corde i bianconeri.
Si accende un monumentale ed ispirato Luis Alberto il quale, dopo un inizio nervoso, comincia a pennellare cross ed assist da vero Top Player, e su uno di questi Luiz Felipe mette in rete e trova il pareggio: una grande favola la sua, dalla serie D brasiliana alla breve tappa in prestito a Salerno fino alla consacrazione di stasera, e partita riequilibrata.

Secondo tempo bello come il primo, i ritmi rapidi continuano, le squadre si allungano, si ha l’impressione che l’episodio decisivo stia lì per arrivare.
E ciò sembra accadere quando Strakosha e Acerbi regalano un pallone a Dybala, il quale poi, magari sorpreso, ignora CR7 libero e tira in porta, trovando però pronto il portiere albanese.
L’episodio decisivo si concretizza nell’altra metà campo. La Lazio riparte sempre più pericolosamente, e su una di queste occasioni Cuadrado va diretto su Lazzari che si sta involando solitario verso la porta: espulsione, grazie al VAR e a un sereno Fabbri, giusta.

A questo punto salgono in cattedra i Top Player. Quello che fanno Luis Alberto, lancio preciso dolce e verticale di quaranta metri, e Milinkovic, taglio sul difensore aggancio al volo e tiro rapido e preciso che non lascia scampo al portiere avversario… 2-1 e Lazio in vantaggio con un uomo in più.
La Lazio controlla la partita, si difende cercando il colpo che possa chiudere la partita, e sembra trovarlo grazie alla verticale Immobile-Correa; il portiere juventino non può fare altro che agganciare l’argentino che che lo supera e si appresta ad insaccare: rigore.
Ciro The King Immobile stavolta si fa ipnotizzare da Szczesny, il quale compie un grande intervento sul tiro susseguente dello stesso bomber biancoceleste.

La Lazio manca il colpo del K.O. e per due minuti sembra accusare il colpo in termini di serenità; la Juventus cerca di approfittarne ma la Lazio a questo punto dimostra di essere cresciuta mentalmente, gestisce la tensione e si difende con ordine.
Fino al minuto 93 e 30, quando Caicedo concretizza una ripartenza in solitaria laziale nella metà campo sguarnita della Juventus, che era proiettata tutta in avanti alla ricerca disperata del pareggio… APOTEOSI BIANCOCELESTE.
Si chiude il cerchio sublime iniziato con la meravigliosa coreografia della grande Curva Nord.