di MagoMerlino


Buona prestazione della Lazio che vince esprimendo un gioco discreto, mantenendo costantemente l’iniziativa.

Coraggioso (o temerario) Inzaghi sceglie Patric centrale di destra, che dovrà presidiare la zona del vecchio ma efficientissimo Ribery, per il resto Lazio collaudata con Radu centrale di sinistra e Lazzari esterno destro.
La supremazia Laziale si concretizza con un rigore non concesso su Lazzari per una evidente spinta di Caceres e un gol di Immobile, partito in fuorigioco, quindi è ancora Immobile a lanciare con i tempi giusti Correa che salta il portiere e realizza il gol del vantaggio.
Immediatamente dopo ancora Correa ha sui piedi la possibilità di raddoppiare, ma davanti al portiere gli tira addosso: sembra quasi impossibile pretendere da lui più di una, due cose fatte bene a partita.
Mancato il raddoppio la Lazio, come da copione, subisce il pareggio: tutti intorno a Ribery e Radu che si scorda di presidiare il centro area dove è appostato Chiesa. Un tiro un gol.
Il primo tempo si chiude con un tiro dal limite di Lulic che impegna il portiere viola.

Nella ripresa, dopo i canonici primi 5-10 minuti, cominciano le sostituzioni di Inzaghi: esce Milinkovic-Savic – non indimenticabile la sua prestazione, ma continuo a pensare che la posizione e i compiti di copertura non lo aiutino – per Parolo; quindi nientemeno che Lukaku, al suo esordio stagionale, al posto di Lulic, mentre dopo la mezz’ora Caicedo sostituisce Correa.
Lukaku e Caicedo saranno gli assoluti protagonisti del finale di partita.

Con Lukaku finalmente arrivano due cross da fondo campo. Sul primo segna Immobile di testa, sul secondo Luis Alberto si fa parare con il braccio da un fiorentino la conclusione a rete ottenendo l’assegnazione del calcio di rigore.
Si decide di farlo tirare a Caicedo che da copione lo sbaglia, e già lo si intuiva da come era partita la rincorsa.
Si stava vincendo, magari è giusta la decisione di dare ad un calciatore che lavora sempre per la squadra la possibilità di segnare: ma se in campo c’è Immobile, che tra l’altro potrebbe essere impegnato nella classifica cannonieri, dovrebbe sempre tirarli lui.

Tra i difetti insoluti della Lazio è la poca concretezza nello sfruttare i palloni inattivi, punizioni e calci d’angolo, affidati di routine a Luis Alberto che non riesce a trovare il calibro giusto.
Comunque molto buona la prestazione dello spagnolo, sempre al centro del gioco. Ottimo il primo tempo di Lazzari, tanto lavoro per Immobile, peggiore di giornata Radu che, come nell’occasione del pareggio viola, fatica a presidiare il settore di competenza.

Tre punti che arrivano al momento giusto e che possono far preparare il doppio confronto di campionato contro Torino e Milan con maggiore serenità. Sarebbe ora di tornare a vincere contro il Torino e battere il Milan a Milano.