di Jim Bowie


Guardando di nuovo la partita, anzi le partite, Lazio-Atalanta dovrei stilare tre pagelle diverse. Faccio una media annotando che, nella partita iniziata al fischio iniziale e durata fino al 23’ del primo tempo, do una sufficienza piena a tutti con l’eccezione di LF; LA e Parolo molto sotto la media, il primo per errori tecnici e tattici il secondo ed il terzo per non avere retto i ritmi dell’incontro.
Nella partita che va dal 23’ del primo tempo fino all’8’ del secondo tempo salvo Strakosha, Acerbi, SMS e Lulic, tutti gli altri si sono imbambolati davanti alla corsa atalantina.

Thomas Strakosha:   

8

       Viene trafitto da tre autogol, il primo di LF, il secondo di Parolo ed il terzo di LA. Salva il risultato al 18’ del primo tempo e poi evita il quarto gol atalantino con un’uscita bassa alla kamikaze, e infatti prende la palla con la spalla mentre chiude gli occhi
Ramos Marchi Luiz Felipe:   

2

       Sbaglia tutto quello che può. Inizia col lasciare Muriel che lo grazia tirando fuori. Dà il via al primo gol atalantino, prima perdendo palla in fase di uscita volendo fare il brasiliano e non avendo capito che gli atalantini ti venivano addosso in tre. Conclude l’opera sul primo gol lasciando, come nell’occasione precedente, l’interno a Muriel che tira indisturbato. Altri errori qua e là, ma Bastos? Capisco che sarebbe stato complicato per l’angolano doversi occupare di un trequartista, ma non avrebbe potuto fare peggio di LF
Francesco Acerbi:   

7

       Il solito, Muriel conosce la bestia e gli gira alla larga, nel secondo tempo arrembante va a sinistra quando esce Radu
Ştefan Daniel Radu:   

5

       Non aiuta Lulic a chiudere quella fascia, troppo lento rispetto agli atalantini che comunque preferiscono giocare dall’altra parte
Adam Marušić:   

4

       Non è aiutato dal LF che anzi gli crea dei problemi lasciandolo spesso solo in mezzo a due, però non è reattivo e non rientra sulle folate atalantine
Sergej Milinković-Savić:   

7

       Si mette sulle spalle, coadiuvato solo da Lulic, il centrocampo laziale, gioca con randello e fioretto, facendo a sportellate con chiunque gli capiti a tiro e dando palloni preziosi ai compagni che li sfruttano solo nell’occasione del secondo rigore
Marco Parolo:   

4

       È sempre stato un maratoneta mai un mezzofondista, soffre maledettamente gli uno-due degli uomini di Gasperini, si fa tagliare fuori e poi non rincorre sul primo gol, inganna Strak sulla punizione di Muriel
Luis Alberto Romero Alconchel:   

5

       Fa anche delle cose buone, esce solo quando la Lazio ha in mano il gioco, la classe c’è ma l’atleticità per partite a quei ritmi non ce l’ha, ma si sapeva
Senad Lulić:   

7

       È l’unico a centrocampo ad aiutare SMS, corre ancora al 95’ facendo cross pregevoli
Carlos Joaquín Correa:   

6

       Discorso complicato sul Tucu, latitante come il suo compagno d’attacco sbaglia un gol non difficile, ma poi ne realizza uno tirando alla stessa maniera
Ciro Immobile:   

6.5

       Non gioca una grande partita. Non aiuta i rifinitori rimanendo sempre nascosto dietro i difensori, due volte che fa il movimento giusto si trova a tu per tu con Gollini, la prima la manda in curva la seconda procura il secondo rigore. Ha il merito di segnare entrambi i rigori, cosa non propriamente da tutti
Patricio Gabarrón Gil:   

6.5

       Sveglia la Lazio con la sua anarchia tattica, è ovunque a sinistra a destra in mezzo dietro ed avanti, arriva financo al tiro, scombussola l’assetto tattico della Dea
Danilo Cataldi:   

7

       Danilo merita la gloria: ha interdetto, rilanciato ed anche tirato, ha dato solidità alla squadra e l’ha fatta salire di trenta metri anche grazie alla dabbenaggine del celebrato Gasperdiolinho che, togliendo prima Pasalic e poi Muriel (spompato), ha consegnato il pareggio alla Lazio
Felipe Salvador Caicedo Corozo:   

6

       Lotta e combatte, ancora non ho capito il fischio di Rocchi su quell’azione in area atalantina
Simone Inzaghi:   

6

       In partite come queste dovrebbe sapere che quel centrocampo è improponibile, soprattutto mancando Leiva, però certo lasciare fuori LA è decisione difficile da prendere