di MagoMerlino


Nelle due prime giornate per larghi tratti abbiamo visto la Lazio di due anni fa, la vittoria di Genova è stata ridimensionata dalle tre sconfitte consecutive della Sampdoria.
Il derby lo dovevi vincere e non l’hai vinto, a Ferrara abbiamo rivisto la Lazio dello scorso anno. Ha giocato 30 minuti, poi è uscita dalla partita senza avere la forza di rientrarci.
La Spal arrivava da due sconfitte e nei primi 30 minuti ha retto botta, la Lazio colpisce prima il palo con Caicedo, poi segna con Immobile su rigore, per il resto della prima mezz’ora sterile predominio territoriale della Lazio.
Giocare mezz’ora, a meno di non stare 4-0 non basta, in serie A non basta.
La Spal ha cominciato a prendere campo, senza creare particolari pericoli, ma la Lazio si è dimostrata fragile di gambe e di pensiero.
Il campanello d’allarme è suonato a metà della ripresa su un pallone vacante in area ferrarese: Immobile, che evidentemente pensava che l’azione fosse finita e il pallone comodamente tra i piedi dell’avversario, non ha avuto la reattività di raggiungerlo, quando si è messo in movimento gli spallini avevano già rimediato all’errore.

La Lazio ha denotato poca attenzione, poca reattività, ancora giocano titolari Radu e Lulic, l’impegno è indiscutibile, ma Lulic oggi non ha mai saltato l’avversario, ha messo palloni inutili ha coperto con difficoltà crescente.
Radu non è riuscito a contrastare di testa l’avversario che ha offerto a Petagna l’assist del pareggio. Sono 3 anni che cerchiamo i sostituti, poi Tare si fa pure intervistare…

Qualcuno si è scandalizzato quando si era fatto il nome di Petagna in estate.

Giunti al pareggio i padroni di casa non si sono accontentati mentre Inzaghi aveva già effettuato le solite scolastiche sostituzioni, Milinkovic Savic non ha trovato supporto dai compagni che ormai avevano finito di giocare, Correa è entrato senza cattiveria aggiungendosi ad Immobile per quanto riguarda i palloni persi.
Kurtic aveva già sfiorato il gol di testa anticipando Vavro (andiamo bene…), per segnare il gol vittoria nei minuti di recupero con Strakosha che si era buttato a vuoto e non è riuscito a recu”parare” la posizione sul tiro di Kurtic.
Strakosha poteva fare meglio anche in occasione del primo gol. Ad esempio ieri contro l’Inter il portiere dell’Udinese, tal Musso, ha fatto le stesse parate che oggi avrebbe potuto fare Strakosha.
Con questo non dico che ora alla Lazio serve Musso, magari è stato un exploit e si dimostrerà un mediocre, dico solo che spero che quello del portiere non sia un altro problema preso sottogamba dalla società.

Tra il primo e il secondo gol della Spal la Lazio non ha reagito ha continuato a portare lentamente in avanti il pallone, perdendosi nell’intensità dei padroni di casa ai limiti della propria area. Poi la Spal ripartiva veloce e la Lazio arrancava nei recuperi.
Luis Alberto è apparso involuto, lento e senza idee, non è mai riuscito a sfruttare nel migliore dei modi nessun calcio da fermo, un paio di volte, tra l’altro nella stessa azione, si è scontrato con Immobile, il centravanti dal suo canto, ha girato a vuoto.

Quando non c’è Milinkovic Savic, la Lazio fatica a fare gioco, mancano le spizzate di testa e anche Luis Alberto ne risente non trovando il partner con cui si trova meglio. Buone le incursioni di Lazzari anche se non hanno portato palloni particolarmente pericolosi in area.

Inzaghi nelle dichiarazioni del dopo gara dice che questa partita servirà per imparare dagli errori.
Imparare dagli errori? Sono tre anni che commettiamo gli stessi errori, quando impareremo dagli errori? Sono tre anni che presentiamo in campo praticamente la stessa squadra, oggi metà dei giocatori di movimento in campo aveva più di 30 anni, una squadra più che matura, che devono imparare ancora? Dovrebbero piuttosto mettere a frutto la propria esperienza. L’unico che ha dimostrato impegno è stato Acerbi.

Quando poi c’è chi dice di essersi rotto il cazzo di Tare e pure di Inzaghi, dopo queste prestazioni, non è che gli si possa dare torto.