I capolavori (dell’arbitro Chiffi e di Orsato al VAR, ndr): l’annullamento del gol di Caicedo e il giallo a Luis Alberto per un falletto, dopo che ne aveva subiti almeno tre più gravi mai sanzionati coi cartellini.
Si sapeva che Chiffi è un maiale oltre che un incapace, ma una merda del genere da Orsato non me l’aspettavo.

Il caxxone di Savic sta facendo bruciare parecchi deretani, ma i primi due sono i loro.
Il veronetto spero di incrociarlo tra qualche stagione verso la terzultima per rimandarli in B, stemmerde.
Sono il nuovo Scansuolo.
Per il resto partita complicata dal palo e dagli arbitri.

Schieramento razionale, con Marusic sempre più decisivo dietro (e immaginavo che sarebbe stato impiegato spesso lì) e Akpa sulla fascia con Fares sull’altro lato.
Il Verona, più che organizzato mi è parso aggressivo e simulatore, spalleggiato da un arbitraggio tra i peggiori della stagione (il simulatore Magnani andava ammonito al terzo minuto, per dire).
Il palo di Ciro impedisce il vantaggio nel primo tempo.

La ripresa si apre con lo splendido gol di Caicedo, che solo la coscienza imbrattata di sterco di Chiffi e Orsato trova modo di annullare facendo finta di credere alla sceneggiata di Magnani.
A parte una discesa di Lasagna magistralmente controllata da Marusic, il Verona si spegne progressivamente mentre noi, più con i nervi che con gli schemi, ci proviamo fino alla fine.

Radu in questo periodo ha il piede di Messi: scarica due cross pericolosi, e sul secondo Milinkovic-Savic usa tutta la sua potenza e un tempismo perfetto per schiacciare una palla complicatissima alle spalle di Silvestri.

Come detto già la settimana scorsa da qualcuno più saggio di me: a questo punto contano solo i punti.
E vedere l’esultanza sfrenata, la rabbia e l’ammucchiata dopo il gol mi ha fatto capire quanto questo gruppo ancora ci tenga.