Scelte incomprensibili di Inzaghi, squadra svogliata, floscia, demotivata, giocatori non in forma in campo…

Tutti gli ingredienti per la sconfitta perfetta.

Immobile non si regge in piedi e ciabatta il rigore dello 0-1.

Dopo un minuto preciso Patric fa una vaccata delle sue: dimentica l’avversario, che invece avanza e ci crede, e quando lo rincorre è troppo tardi. Così Mbaye batte a colpo sicuro il goal del vantaggio (nella foto, ndr).

La squadra da lì in poi si sgonfia, va in confusione perenne.

E mostra i limiti di tanti, troppi.

Detto di Immobile; passando per Correa, croce e delizia, che fa tutto perfetto tranne il goal, eterno incompiuto; passando per Leiva arrancante più che mai; Hoedt goffo, Acerbi che verrebbe voglia di inchiodargli i piedi per tenerlo fermo in area; Lazzari infortunato, Lulic che fa presenza ma che sembra sempre più un ex giocatore; Milinkovic-Savic che ha la sindrome dei colpi di tacco, Luis Alberto che non si accende minimamente.

E la squadra sembra preda della sindrome dei passaggi all’indietro, del torello nei pressi della propria area.

Mai un guizzo, mai un sussulto.

Davvero male, male male.

Io sarei per un ritiro da qui alla fine del campionato.

E una profonda riflessione per questa estate, includendo anche il tecnico.