Partita fantastica della Lazio, che minimizza lo Zenit con un punteggio che sta strettissimo agli uomini di Inzaghi.

Difesa di ottimo livello a parte la (forse) sbavatura sul gol.
Centrocampo che surclassa gli avversari nel palleggio e nella costruzione
Attacco devastante con doppietta di Ciro e un Correa formato Champions.

Non ci sta veramente partita contro i pietrogradesi che si reggono solo su Dzjuba e Malcom, davvero bravi, e sul culo riflesso di Keržakov.

Nella ripresa gli innesti mostrano la profondità della rosa, con innesti che lasciano intatta la cifra tecnica della squadra.
Veramente una serata bellissima che i gol clamorosi pappati da Alberto, Lazzari, Correa e Muriqi (per citare quelli più clamorosi) non rovinano.
Resta il fatto che sarebbe meglio essere più cinici in queste partite in cui gli avversari non concedono mai nulla.

Neanche il sig. Oliver riesce a rovinare la serata biancoceleste, nonostante le sue pessime decisioni certifichino il livello di mediocrità assoluta di questo cialtrone (ottimo anche il ghiro al VAR).
Il mancato giallo su Barrios non si spiega se non con una amnesia totale delle basi del regolamento del gioco del calcio.
Il mistero del mancato rigore su Muriqi ci avrebbe tormentato con un altro risultato, ma stasera abbiamo ridicolizzato anche questo buffone.
Com’era? “…in Europa questi rigori li fischiano sempre…”. Sì, sì, come no…