di MagoMerlino


Partita intensa, ritrovati alcuni schemi di gioco e calciatori che non si erano potuti utilizzare contro la Sampdoria.
Probabilmente i primi a sorprendersi sono stati i tedeschi, credendo di trovarsi di fronte la Lazio inguardabile di Genova.
Errore fatale per gli Sturmtruppen in maglia evidenziatore canarino.
Giocare una pessima partita di campionato prima di quella in Champions per confondere gli avversari può essere una tattica, ma io per ovvi motivi non la perpetrerei.

Emblema della serata Leiva, preciso e puntuale in quasi tutte le zone del campo, l’esatto opposto del giocatore impacciato visto a Marassi.
Proprio Leiva fa partire l’azione del vantaggio segnato da Immobile, rubando palla in pressing vicino all’area tedesca e servendo Correa che fa la giocata migliore della sua partita, fornendo l’assist vincente al centravanti.
Bella soddisfazione per Immobile, bersagliato dalle critiche per i suoi errori in Nazionale; ottime anche le risposte sull’argomento a fine partita, a testimoniare che il giocatore è cosciente delle sue qualità e dei limiti, insomma è maturo.
Il Borussia tiene palla, ma la Lazio argina bene chiudendo le linee di passaggio, rendendo sterile il palleggio tedesco e provando a ripartire appena si riconquista il pallone.
La Lazio arriva con buona frequenza in area tedesca, soprattutto Correa è messo davanti al portiere ma gli tira addosso; errore clamoroso dell’argentino ma non decisivo, perché sul calcio d’angolo seguente la Lazio raddoppia con un bello stacco di testa di Ramos e la decisiva collaborazione del portiere avversario.
Mezz’ora di Lazio della migliore Lazio di Inzaghi.

Il Borussia prova a scuotersi aumentando il ritmo, prova un paio di percussioni centrali, ma trova prima Strakosha reattivo di piede e poi imprecisione in una sorta di rigore in movimento a centro area.
La Lazio trova qualche difficoltà a contenere i tedeschi tra la fine del primo e l’inizio della ripresa, dove ancora Strakosha si fa trovare pronto a respingere un tiro dell’Obelix norvegese.
Inzaghi, per mantenere la dinamicità della squadra, sostituisce prima il recuperato in extremis Ramos – ottima la sua prestazione al di là del gol, speriamo mantenga sempre questa concentrazione – con il nuovo acquisto Hoedt.
Escono anche un non particolarmente ispirato Milinkovic-Savic per un decisivo Akpa Akpro e quindi l’impreciso Correa per un altrettanto impreciso Muriqi. Mentre il  Borussia fa entrare altri ragazzini.
I cambi, soprattutto in difesa, scombinano temporaneamente l’equilibrio che garantiva Ramos e, su un errore in disimpegno di Patric, il Dortmund con Obelix accorcia le distanze.
Fortunatamente la Lazio, sempre condotta da Leiva che tiene ferma la barra a dritta, non si fa travolgere dalle sue incertezze come accaduto di recente e resta concentrata in partita.
Ritrovati gli equilibri tra i reparti, anche se a fatica, riesce a contenere i tedeschi e a ripartire con un quasi inesauribile Immobile, che pesca AkAk in un preciso inserimento in area per il 3-1.
Ritrovato il doppio vantaggio, la Lazio tiene il campo con sicurezza fino alla fine.

Buone le prove complessive di tutti i chiamati in campo da Inzaghi, come le sensazioni di Fares sulla fascia sinistra: sempre pronto a proporsi, anche se impreciso nei traversoni, che finiscono regolarmente o a colpire il difendente che gli si oppone o troppo lunghi.
Pancaro e Favalli docet. Magari avessimo ritrovato i nuovi Pancaro e Favalli.

Ora conferme e continuità, dalle interviste del dopo partita di Acerbi sembra che ne siano tutti consapevoli.
Un (ri)esordio in Champions League in grande stile, molto Lazio Style.