di MagoMerlino


Un disastro annunciato.

Come a Lecce pronti via subiamo gol.
Come a Lecce il VAR ci mette una pezza.
Come a Lecce passiamo in vantaggio, lì una cappella del portiere, qui un rimpallo.
Come a Lecce Immobile sbaglia gol fatti.
Come a Lecce gli avversari prima pareggiano, poi comandano il gioco e quindi vincono con la collaborazione di un portiere a cui mancano diversi fondamentali, tra i quali saper uscire.

Ha giocato sempre il Sassuolo. La Lazio nel primo tempo ha provato a giocare di rimessa, fino a che ha retto Lazzari; nel secondo tempo solo verso la fine è riuscita a creare un po’ di gioco, ma ha finito comunque per perdere nel recupero.
Il Sassuolo si è permesso di cambiare nove undicesimi della squadra e ha avuto un giorno in meno per recuperare.
La Lazio è in condizioni disastrose, senza una traccia di gioco che non siano gli sprint di Lazzari finché è durato, con giocatori in condizioni fisiche penose. Sempre secondi sul pallone, poco reattivi e poco precisi nei passaggi più elementari.
Ci ha segnato un esordiente: dopo i gol dei vecchi, abbiamo rischiato che un esordiente facesse una tripletta.

Inutili le prestazioni di Caicedo, di Lukaku nel primo tempo e di Jony nel secondo. Pessimo Immobile, Parolo alla frutta e con lui lo sembrano anche Radu e Leiva per quel poco che ha giocato.
Inutile sottolineare come Strakosha sia un problema, non solo non sa uscire ma non sa neppure calcolare le traiettorie dei palloni che gli arrivano spioventi nella sua area piccola.
Facile notare anche come i compagni non ripongano fiducia nel proprio portiere.

Dalla ripresa del campionato, la Lazio è a tutti gli effetti la squadra peggiore che ha ripreso l’attività. Cosa sia successo non è dato sapere, è difficile pure immaginarlo.
La Lazio non ha potuto fare rotazione per l’esiguità tecnica delle alternative. Persi per infortunio quei tre-quattro giocatori, quelli che sono rimasti sono comunque in condizioni pessime, eccetto due tre elementi.
Ora c’è solo una ricerca spasmodica della giustificazione: si gioca ogni tre giorni, ma tutti giocano ogni tre giorni, qualcuno pure di più. Ci sono troppi infortunati, ma tutti hanno dovuto fare i conti con gli infortuni. Fa caldo, ma il caldo c’è per tutti. Gli avversari sono in condizioni migliori delle nostre, ma tutti hanno avversari…
Questo crollo verticale non può essere neppure giustificato con il lockdown. Tutti hanno avuto le stesse problematiche, nessuno si è ripresentato in queste condizioni.
Questa Lazio l’abbiamo già vista anche in questo campionato, ad esempio a Ferrara.

E’ stato bello finché è durato, adesso c’è da impostare la prossima stagione con almeno otto calciatori da acquistare.
Calciatori veri, non prospetti o prepensionati che non si può prevedere come si integreranno. Giocatori pronti subito, almeno quattro titolari e quattro alternative, tutti nei ruoli scoperti. Quindi anche i due portieri.
Sempre che la si voglia giocare la Champions: se c’è questo dubbio decidessero subito, vediamo chi arriva quinto e monetizziamo.