di giamma


Ieri sera mi sono fatto coraggio e l’ho rivista. L’Atalanta è in uno stato di forma pazzesco, noi nello stato di forma che ti aspetteresti dopo tre mesi di stop. L’unico giocatore che ha mostrato fatica è Luis Alberto che di fatto ci ha fatto giocare in dieci.
Rivedendo non mi sembra ci sia un problema fisico quanto invece uno mentale: dopo il gol di Gosens la squadra è parsa terrorizzata, senza idee e poi dopo il riposo ancor peggio, con una metà campo che viene superata solo alla fine nel tentativo disperato di riprendere almeno il pari.
Partita troppo sentita, troppo carica di responsabilità per giocatori e trainer non abituati e contro l’avversario più in forma, avvantaggiato anche dal fatto di aver già giocato la prima partita dopo la lunghissima pausa. Vedremo domani se la mia sensazione che non sia stato un fatto di forma fisica è corretta.

Strakosha:   

5

Nervoso, agitato, salva almeno tre gol fatti e meno colpevole della vulgata su quelli subiti, enorme rischio con un assurdo rinvio sui piedi di un avversario.
Patric:   

6.5

Tra i giocatori che hanno fatto tutta la partita è quello che ha la media più alta di tocchi sul pallone (0,81), ci evita un gol con un gran salvataggio.
Acerbi:   

5

Non era lui. Spesso fuori posizione; sul terzo sta imbambolato alle spalle di Palomino; nel finale in attacco sbaglia un colpo di testa che appariva semplicissimo; il gol del 2-2 nasce da un suo assurdo intervento in corner; ci salva da un gol con una deviazione su Muriel ma da quel corner nasce il 3-2. Anche sfortunato, quindi.
Radu:   

4.5

Tocca meno della metà dei palloni rispetto alla sua media, si vede poco, si sente anche meno.
Lazzari:   

6

Da un suo cross nasce il vantaggio. Per una buona mezz’ora è pienamente proprietario della sua fascia, poi sbaglia il tempo di salto e Gosens accorcia, si colpevolizza e la sua prestazione un po’ ne risente.
Milinkovic-Savic:   

6.5

Un gran gol, una prestazione scintillante fino a quando non gli cambiano il marcatore. Fa tutti i 90 minuti, mai a corto di fiato.
Cataldi:   

4.5

La media di palloni toccati al minuto (0,56) è impietosa per uno che dovrebbe fare la diga davanti alla difesa e contro un avversario assatanato.
Luis Alberto:   

3

Trotterella, mai una magata, al rientro per il secondo tempo tocca il primo pallone al 53’ e il secondo al 60’. In tutta la partita fa solo tre cose: un appoggio semplice su SMS che lo trasforma in un gol straordinario, una bella palla lungo l’out per Immobile, una sgroppata che ti fa sperare si sia svegliato e invece si fa portare via la palla e Inzaghi finalmente lo toglie.
Jony:   

5

Fa una partita prettamente difensiva che non è nelle sue corde anche perché per nulla aiutato dai compagni di reparto Radu e LA che sono in pessima giornata,
Correa:   

5

Si mangia un gol che pareva semplice, un’altra volta tira un passaggio al portiere, ennesima prova che il gol non è il suo pane.
Immobile:   

6

Due bellissimi e violenti tiri che vanno fuori di un nulla, soliti problemi di controllo quando ha l’avversario addosso, gioca tutti i 90 minuti. Partite così gliene abbiamo visto fare tante, solo che stavolta non ha segnato. Uno dei meno peggio.
Caicedo:   

4.5

È l’attaccante con la media di palloni toccati più alta ma li sbaglia tutti, proprio tutti. Colpevolissimo sul terzo gol dove l’omone si fa sovrastare da Palomino.
Parolo:   

5.5

Meglio di Cataldi, come tutti quelli entrati al 77’ ha una media di palloni toccati alta ma con poco costrutto.
Lukaku:   

5.5

Fa un paio di cose che ti fanno sperare in un bis dell’ormai lontana Supercoppa. Però appare ancora appesantito, lontano dallo standard che ci si aspetta da un professionista.
A. Anderson:   

6.5

Dei tre subentranti al 77’ è quello che tocca più palloni, oltre uno e mezzo al minuto, sostituisce bene LA, tenta un bellissimo triangolo con Caicedo ma il compagno glielo vanifica cercando di darla ad Immobile. Ingresso più che positivo per un quasi esordiente di soli vent’anni.
Bastos:   

6.5

Un salvataggio su Muriel, un bello slalom a cercare un gol come quello che ha fatto qualche giorno fa in allenamento, forse sarebbe stato meglio farlo entrare prima.
Inzaghi:   

4

La formazione era obbligata stante le assenze di LF, Leiva e Lulic, ma tenere in campo quel Luis Alberto che invece di essere il solito direttore d’orchestra ci stava facendo giocare in 10 è una colpa, grave.