di Anse Lazio


Pessima serata in cui la nostra scarsa vena davanti alla porta e un gigantesco buc1o di cu1o dei veronesi paiono ingigantire i meriti dei gialloblu (certamente ottimamente messi in campo da Juric).
Credo che, ripetendo 100 volte il match, 99 volte li prenderemmo a pallonate (possibilmente con altro arbitro). Domenica i veronesi evaporeranno in pochi minuti davanti alla Juventus, non ho dubbi.

La cornice di pubblico è stata buona; abbiamo tifato come ossessi per spingere i ragazzi alla vittoria, ma stasera la palla proprio non voleva entrare. Molti i segnali negativi della serata.
La Lazio è apparsa stanca e con i suoi cecchini che stasera hanno fatto a gara a non centrare il bersaglio, con l’eccezione di Luis Alberto ancora una volta mostruoso.
La designazione di un gaglioffo come Abisso era già anticipatoria di una serata problematica.
Quello che è certamente l’arbitro peggiore della serie A (a parte, ovviamente, Giacomelli) ha cialtroneggiato dirigendo sfacciatamente a senso unico, attingendo dalla sua lista diffidati Lazio e inventando i gialli per Savic e Radu (comico anche il cartellino a Jony).
Arbitraggio ridicolo e forse anche designazione ridicola per un match che si presentava come incontro ad alta difficoltà. Capiremo più avanti se è stato un caso o se nikki ha ritirato fuori le ‘raccomandazioni’ di due anni fa.

Infine i cambi di Inzaghi hanno depotenziato vertiginosamente la squadra.
L’ingresso di Parolo per Caicedo è apparso sensato. Ma se ha pensato che Jony e Marusic potessero sostituire decentemente Lulic e Lazzari, Simone ha sbagliato i cambi per la prima volta dopo una striscia di partite in cui era stato eccezionale.
Di certo immettere nella Lazio attuale due pedatori che sarebbero andati bene per la Lazio di Mimmo Caso, ma che in questa formazione appaiono impalpabili e poveri tecnicamente, non ti può svoltare la partita (il pavido Marusic, as usual, stava perfino riuscendo nell’impresa di far segnare i falegnami veronesi).
In futuro spero che Inzaghi preferisca schierare sempre i magnifici sedici giocatori di movimento (inutile fare i nomi, sono ovvi), evitando di mettere mezze figure che abbassano troppo il tasso tecnico e la forza caratteriale della squadra.
Oggi, ad esempio, avrei preferito Bastos per Lazzari con spostamento sulla fascia di Patric. Lukaku si è scaldato molto nell’intervallo e pensavo avrebbe potuto fare almeno una frazione della ripresa. Evidentemente non era ancora pronto.

Mi guardo dietro (non certo davanti) e vedo che iniziamo un campionato di sedici partite in cui partiamo da un +11 sugli avversari.
Ora andiamo a Parma, dove almeno non ci sarà Abisso tra gli zebedei, senza Radu e Savic e sperando di recuperare qualcuno per  sopperire ai vuoti lasciati oggi da Correa e Cataldi.
Non si tratta di piagnistei e neppure di litanie: la società a gennaio, a mio parere, è stata (inspiegabilmente) vergognosa: e io lo rimarcherò ogni volta in cui vedrò Inzaghi guardare la panchina, e non vedere un congruo numero di giocatori adeguati a sostenere questa rosa per un campionato di vertice di serie A.
Oggi la panchina della Lazio era composta da Ramos, Bastos e Parolo, il resto può entrare solo se conduciamo il match con almeno tre gol di scarto).
Il segnale che ha dato la società non mi è piaciuto. Per fortuna Inzaghi e i ragazzi non hanno raccolto. E speriamo continuino così.