di MagoMerlino


La Lazio esce immeritatamente sconfitta dal Meazza.
 
La formazione presentata inizialmente da Inzaghi lascia alcune perplessità, soprattutto la rinuncia a Immobile, ma la Lazio risponde alle perplessità con il gioco, quantomeno per un’ora.
Primi venti minuti di studio poi l’Inter, da poco dopo la trequarti, azzecca un lancione a campanile telefonato in area, Strakosha come da copione non esce, Jony che era in vantaggio sull’avversario dimostra i suoi limiti nella fase difensiva facendosi travolgere da D’Ambrosio, che segna di testa.
Subito il gol la Lazio ha una reazione di gioco e comincia la sfida tra Handanovic e Correa, vinta dal portiere. Il primo tempo lo vince Handanovic.

La Lazio fa gioco trovando in Caicedo una sponda importante, ma dopo dieci minuti della ripresa Inzaghi comincia l’opera di smantellamento della squadra che aveva presentato in campo inizialmente e che stava facendo bene.
Entra Immobile al posto di Caicedo e la Lazio immediatamente non trova più profondità; poi, quando servirebbero calciatori che con il proprio estro potrebbero trovare la giocata, Inzaghi sostituisce Milinkovic Savic e Luis Alberto con Berisha e Leiva.
Berisha non trova mai né pallone né posizione, Leiva ha un pessimo impatto sulla partita denotando un ancora approssimativo stato di forma.
L’Inter va vicina al raddoppio ma questa volta gli interisti tirano addosso a Strakosha che di piede salva due volte, permettendo alla Lazio di restare in partita fino al fischio finale.
Un po’ per i cambi poco azzeccati, un po’ per una condizione fisica generale ancora troppo approssimativa, la Lazio smette di giocare intorno al 70’ consentendo all’Inter maggiore tranquillità nel controllo.

Resta l’ora di gioco contro l’Inter lanciata verso il primato solitario, alla quinta vittoria consecutiva, come appaiono poco confortanti le prestazioni di Lazzari – ma da quella parte la Lazio gioca poco – e soprattutto Jony, che non trova mai una giocata in attacco e denota limiti difensivi notevoli.
Tre sconfitte in quattro partite, troppe. Soprattutto perché l’unica squadra di livello incontrata è stata l’Inter.