di MagoMerlino


L’eventuale vittoria della Coppa Italia non cambierà il giudizio complessivo su questa stagione, sui calciatori, su chi li mette in campo, su chi li ha portati a Formello, su chi ha le redini e decide le strategie di questa società.

Oggi l’Atalanta ha dimostrato di avere buoni schemi, buoni giocatori, ottima forma atletica, corsa, forza fisica, idee, motivazioni, lucidità, tutte cose quasi totalmente sconosciute alla Lazio di quest’anno, incapace di avere gioco, continuità, brillantezza. Tutto nella Lazio sembra lasciato al caso, alla giocata singola.
C’è solo da sperare che Inzaghi abbia capito qualcosa da questa partita e sia in grado, lui per primo, di non commettere gli stessi errori.

La Lazio ha “giocato” venti minuti, quando Immobile ha sbagliato il più facile degli appoggi al compagno che sopraggiungeva nell’azione che avrebbe potuto portare al raddoppio, la Lazio si è fermata, ha subito il pareggio e nel secondo tempo è stata completamente travolta dall’avversario.
Solite sostituzioni nel secondo tempo da parte di Inzaghi che nulla migliorano nell’assetto tattico della partita, l’Atalanta ha continuato imperterrita a correre per il campo, vincere contrasti in tutte le zone, a essere sempre molto corta nei duelli individuali.

L’unica cosa giusta fatta da Inzaghi è stata quella di non sostituire Wallace esponendolo alla pubblica gogna, ancora di più di quanto le sue scellerate giocate non l’avessero già esposto. Ma la colpa non è tutta di Wallace che come calciatore lo conosciamo è dell’allenatore che continua a frullare il terzo di destra, senza trovare un assetto stabile.
Inspiegabile anche la sostituzione di Caicedo che era sembrato molto più in partita dell’Immobile irriconoscibile di questo ultimo periodo.
Forse Correa sarebbe potuto subentrare al posto di Luis Alberto che poco aveva combinato, Inzaghi ha tenuto in campo sia Immobile che lo spagnolo aggiungendo Correa, nella speranza di trovare una giocata che raddrizzasse la partita, ma i giocatori in campo hanno continuato a non giocare, come se niente fosse, nessuna reazione, nessuna idea, solo errori che si aggiungevano ad errori.
Non c’è stata molta differenza con la Lazio che ha perso con il Chievo, con quella che non è riuscita a battere il Sassuolo, con quella del secondo tempo contro la Sampdoria che in vantaggio di due reti e con l’uomo in più ha sofferto per tutta la ripresa senza mai riuscire a far valere la superiorità numerica.

Ora c’è la finale, conta solo vincerla, come, giunti a questo punto, non è importante. Di certo l’Atalanta oggi esce molto rinfrancata da questa partita, dopo aver verificato in quali condizioni si trova l’avversario.
Speriamo di ribaltare tutto tra 10 giorni come oggi Gasperini e i suoi hanno ribaltato la Lazio di Inzaghi.