di MagoMerlino


La Lazio ha mostrato esattamente tutti i limiti conosciuti da anni ai quali mai è stato tentato di metterci rimedio.
In questo campionato abbiamo già perso contro Napoli e Juventus e ora questa in maniera veramente vergognosa. Confermando che l’ultimo mercato non ha risolto nulla, non ha migliorato niente.
Queste partite vanno preparate e poi giocate con ben altra attenzione, altro furore, non da passisti lenti e compassati. Ormai sono anni che in campionato contro le 3-4 squadre di prima fascia, al massimo riusciamo a vincere una partita realizzando l’impresa, poi si e no un pareggio, tutte le altre sono sconfitte con lo stesso denominatore comune nei confronti degli avversari, poca qualità tecnica, poca sostanza fisica, poca sagacia tattica.

Oggi l’avversario non era nulla di trascendentale, eppure la Lazio non è riuscita a prenderlo per il collo e sbatterlo come un tappeto, come invece avrebbe dovuto fare. Questa squadra manca prima di tutto di personalità, anche l’allenatore non riesce a infondergli un maggiore ardore.

Buono l’inizio, i primi 20 minuti, dove comunque si è creato poco, e quel poco un Luis Alberto irriconoscibile, o meglio troppo simile al giocatore che trotterellava in campo il primo anno, ha sprecato a due metri dalla porta non trovando tempo e coordinazione per concludere a rete.
Poi gli avversari hanno preso campo e velocità riuscendo sempre a mettere in costante difficoltà ed apprensione il reparto difensivo della Lazio, fino al disastro difensivo che è costato alla Lazio il primo svantaggio a fine primo tempo.
Nel secondo tempo non si è vista una reazione degna di questo nome, Inzaghi effettua la solita doppia sostituzione dopo appena 10 minuti, escono Parolo, scelta a mio avviso affrettata, per Badelj e l’irritante Luis Alberto per Correa. Nessuno dei nuovi entrati riesce a cambiare migliorandolo il gioco della Lazio. Il pareggio comunque arriva grazie all’intuizione di Immobile che sfrutta uno dei pochissimi errori della retroguardia avversaria.

Raggiunto il pareggio la Lazio non ha il tempo per assestarsi e cambiare atteggiamento, che la galleria di orrori difensivi offrono agli avversari il risultato su un piatto d’argento.
La punizione da cui scaturisce il secondo svantaggio Laziale è già frutto di mancate chiusure da parte dei difensori, nello specifico Ramos, cha portano al fallo dal limite, poi Strakosha sulla punizione sbaglia la propria posizione tra i pali dietro la barriera, prendendo un gol sul suo palo, cosa che in serie A è come il fuorigioco fischiato nel primo tempo su rimessa in gioco laterale, non si può vedere.
Strakosha ha dimostrato di essere un buon portiere ma limitatamente tra i pali, per il resto non è cresciuto, inutile chiedergli di comandare la difesa, di farsi valere fisicamente nelle uscite, di non regalare il pallone agli avversari nei rilanci di piede. La sua arrendevolezza la dimostra anche sul terzo gol subito, dove non riesce ad opporsi in nessun modo alla conclusione avversaria, ne tentando l’uscita, ne tentando la parata.

Il poco gioco dimostrato dalla Lazio è stato lento e prevedibile, tutti i tentativi dal limite di imbucare per il giocatore che si inseriva in area erano letti in anticipo dagli avversari che chiudevano con tranquillità, i lanci lunghi si sono dimostrati tutti imprecisi, così come i pochi cross dal fondo.
Poco il gioco prodotto da Milinkovic Savic, di Luis Alberto si è già detto, poco il gioco prodotto dai laterali. Immobile ha avuto il merito di segnare il gol del momentaneo pareggio, per il resto anche lui è sembrato in difficoltà non riuscendo ad uscire quasi mai dalla trappola del fuorigioco.
In difesa discreta la prova di Acerbi, con qualche smagliatura quella di Ramos, pessima la prestazione di Cáceres che sarà anche titolare nella sua nazionale, ma anche oggi ha dimostrato di non essere decisivo nei momenti importanti della partita.

Inzaghi ora ha il compito di consentire alla Lazio di farsi perdonare per questa vergognosa sconfitta, facendo almeno 30 punti fino alla fine del girone d’andata, cosa non impossibile dal momento che dobbiamo giocare solo contro una delle squadre di prima fascia e di quelle di seconda molte le incontreremo in casa e vincere il girone di UEL.
Poi dovrà convincere la società ad acquistare quello che oggi, ma non solo da oggi, è clamorosamente mancato, due laterali e un centrocampista forti fisicamente e soprattutto veloci. La partita di ritorno è già in calendario, si preparasse Inzaghi perché non vincerla non è ammesso.