di MagoMerlino


Inzaghi utilizza un sostanzioso turn over, che da una parte è giustificato vista la cifra tecnica dell’avversario, dall’altra appare azzardato perché è comunque la prima partita del girone ed è in trasferta.
La formazione messa in campo nel primo tempo sembra reggere discretamente l’impatto europeo, anche se con fatica crea qualche pericolo alla porta avversaria, ma va costantemente in difficoltà contro il numero 7 del Vitesse,  Rashica, che mette in crisi qualsiasi Laziale abbia incontrato sulla sua strada, dall’acerbo Luiz Felipe, a Lukaku quando è sceso sulla linea dei terzini, a Lulic quando ha sostituito Lukaku.
Gli affondi di Rashica hanno sempre prodotto pericoli e i due gol per i vantaggi del Vitesse sono state azioni in fotocopia. Saltato Luiz Felipe nella prima, Lukaku nella seconda, l’ala ha messo in mezzo un pallone che ha attraversato l’area di rigore al limite dell’area piccola verso il secondo palo, senza che De Vrij riuscisse a chiudere la linea di passaggio, senza che Strakosha azzardasse un’uscita, con Bastos e Marusic incapaci di anticipare l’avversario per la conclusione sottomisura.
Inzaghi non ha trovato contromisure per arginare Rashica, ha preferito puntare sugli affanni della retroguardia del Vitesse, già messa in crisi nel primo tempo da un più che discreto Caicedo, aumentando la cifra tecnica dell’attacco Laziale inserendo Immobile, Milinkovic Savic e Lulic.

Il primo pareggio di Parolo, con un bel tiro di sinistro al volo dal limite dell’area, sfrutta l’involontaria collaborazione della retroguardia olandese incapace di allontanare il pallone. Il secondo pareggio di Immobile giunge alla conclusione di una ottima trama di gioco iniziata da Milinkovic Savic, con Caicedo che offre di tacco un pregevole quanto geniale assist al centravanti. Per giungere al gol della vittoria di Murgia, che si inserisce in area su lancio di Immobile, vince il contrasto col diretto avversario e come in Supercoppa contro la Juventus firma il 2-3 finale.

Vittoria importante per la classifica del girone, che offre indicazioni precise ad Inzaghi sulle seconde linee, Di Gennaro può rendersi utile, anche se non gli si possono dare le chiavi del centrocampo Laziale, Felipe Luiz non sembra ancora pronto per certi palcoscenici, Marusic è apparso in difficoltà nella fase difensiva e impreciso in quella di costruzione, forse la delusione maggiore anche alla luce delle precedenti prestazioni poco convincenti. Mentre una buonissima impressione ha offerto Caicedo, che sicuramente è sembrato più calciatore di Dijordjevic, più veloce, migliore nel gioco di sponda e capace di imporre la stazza fisica.
Il risultato premia le scelte di Inzaghi, il collettivo cresce, da verificare se questo turn over può essere una soluzione agli affanni delle partite ravvicinate, come emerso negli anni precedenti, o rimane un azzardo da utilizzare solo in determinate circostanze.