di DinoRaggio


Arriva il Crotone, dovevamo giocare come il gatto con il topo, e così abbiamo fatto. Solo che ‘sta partita, almeno nel primo tempo, mi ha ricordato Tom e Jerry, gli ultratrentenni ricorderanno le vicende del topo dispettoso e del gatto pasticcione. In realtà, mancavamo dei nostri punti forti in attacco, Keita e Felipe Anderson, ho sempre considerato il nostro centrocampo più efficace in fase di contenimento che in quella di costruzione, affidata appunto alle nostre ali, sostituite ieri da un Lombardi inizialmente imballato e da un Luis Alberto inizialmente ignorato.

Quando però i due cominciano ad ingranare, ne viene fuori un gol annullato. In realtà, la Lazio nel primo tempo ha una supremazia territoriale indiscussa, ma sulla trequarti commette troppi errori ed imprecisioni, il gioco offensivo si sviluppa prevalentemente con cross dalle fasce (quasi tutti preda dei difensori rossoblù) oppure lanci perlopiù imprecisi. Nonostante ciò, l’impressione è che prima o poi si possa trovare il colpo buono. L’occasionissima arriva su calcio di rigore, per un fallo su Lombardi ai limiti dell’area di rigore, grazie all’assistente che segnala il fallo.

In porta al Crotone, nonostante l’Epifania, c’è Festa, che si mantiene al centro della porta durante l’esecuzione del rigore da parte di Biglia, che notoriamente tira centrale e a mezz’altezza. Forse il Principito si accorge correndo che il portiere rimane al centro ed in corsa cambia obiettivo, centrando però la traversa. Tom…

Il Crotone pensa più a pressare i nostri portatori di palla, e si fa vedere raramente dalle parti di Marchetti, ma in un’occasione è il nostro portiere ad evitare la beffa con una parata provvienziale, così come para molto bene Festa su un tiro di Parolo. Insomma, si sente la mancanza delle due ali, nonostante i sostituti siano fra i migliori della Lazio. Paradosso? Forse. Però c’è da dire che Keita e Felipe hanno dei numeri che possono cambiare una partita, e questa era proprio la loro.

Nel secondo tempo si cambia scenario, passando a Will Coyote e Bip Bip. I Nostri continuano a rincorrere il gol, andando anche più volte vicini al gol, ma il Crotone prende coraggio. Il nostro centrocampo pare incapace di cambiare il ritmo della partita, la difesa non soffre più di tanto ma talvolta patisce le veloci azioni dei giocatori di Nicola. Entra Kishna per Lombardi prima e poi Cataldi e Rossi per Biglia (corrucciato) e Luis Alberto. Fasi finali concitate, finché arriva il gol di Immobile, solito ossimoro anche durante questa partita, che approfitta di un rimpallo che lo mette a tu per tu con Festa e lo supera con un tiro ravvicinato. Poi i cinque minuti di recupero.

Tre punti importanti, gli altri viaggiano veloci, noi con ali di ripiego voliamo lo stesso, tentando anche un improbabile harakiri su calcio d’angolo nostro che si trasforma in un contropiede vincente del Crotone, reso inutile dalla bandierina del guardalinee che segnala un fuorigioco. Insomma, Will Coyote stava per cadere nel baratro, ma Bip Bip alla fine è stato preso.