di DinoRaggio


Gli esami non finiscono mai, diceva un grandissimo napoletano, e per la Lazio ne arriva un altro molto probante, al San Paolo contro i partenopei. Inzaghi all’inio se la gioca in maniera molto decisa con pressing altissimo e squadra corta, forse troppo, tant’è che dopo alcuni minuti ed un paio di tiri pericolosi del Napoli, decide che forse non è il caso di schierare la Lazio alla Pioli seconda stagione e opta per uno schieramento più rejano.

Insomma, ci si affida al “difesa e contropiede”, solo che Felipe Anderson è messo a fare l’esterno di destra nel 3-5-2 e per superare le barriere difensive del Napoli i Nostri usano molte verticalizzazioni (se non lancioni in avanti), puntando proprio sulla velocità dei due attaccanti Immobile e Keita sul filo del fuorigioco, talvolta anche oltre.

Il Napoli da parte sua mantiene molto possesso palla ma arrivato alla trequarti trova un muro difensivo, quando non un Marchetti nella versione occhi spiritati, quella migliore. La Lazio non si scopre, Callejon è tenuto a bada da Radu e dal raddoppio di Lulic, meno a tenuta stagna è l’altra fascia dove Ghoulam spesso mette in difficoltà i Nostri.

Nel secondo tempo riusciamo finalmente a costruire un paio di contropiedi pericolosi, sul primo Immobile tira da posizone angolata ma Reina para, sul secondo lo stesso Ciro pecca di egosimo tirando da angolo ancora più acuto senza vedere l’immarcato Keita in area di rigore. Qui però comincia un periodo passivo della Lazio, forse stanca o forse consapevolmente ritirata indietro. Il palleggio del Napoli comincia a metterci in difficoltà, Inzaghi tarda con le sostituzioni e Biglia pare in logica difficoltà post rientro. Il Napoli spinge e riesce a trovare il gol con Hamsik che sfrutta un vuoto lasciato dal nostro centrocampo per lanciarsi verso l’area di rigore, superare Wallace e mettere la palla in rete con un diagonale. 1-0.

Nemmeno il tempo per la regia (quella di ieri pareva TeleVòmero, davvero) di terminare le inquadrature ai festanti tifosi napoletani che la Lazio pareggia. Basta verticalizza per Keita che entra in area e nonostante il contrasto di Ghoulam riesce a tirare verso la porta di Reina che non si lascia sfuggire il pallone in gol. 1-1.

Il Napoli continua, imperterrito nel suo palleggio, i Nostri erigono una muraglia davanti a Marchetti, rischiando in poche occasioni, notevole un salvataggio di Radu su Gabbiadini, con il nostro allenatore che effettua i cambi rinvigorenti solo negli ultimi dieci minuti, efficace in particolare quello di Patric per uno stanchissimo Lulic. Alla fine rimane 1-1, un punto preziosissimo che ci fa restare davanti al Napoli, e al di là del risultato fa risaltare aspetti positivi come la solidità difensiva, la ritrovata compattezza del gruppo (rincuorante l’abbraccio al figliol prodigo Keita dopo il suo gol) e il pragmatismo del Mister, uno che se vede che la Lazio rischia troppo, cambia l’atteggiamento dopo nemmeno mezz’ora dall’inizio della partita.