Grande Lazio a Genova, ora la Coppa

Lazio da urlo a Genova: parte col piglio della grande, resiste al ritorno della Samp con un po’ di fortuna, segna con Gentiletti e gestisce senza affanni fino alla fine. Il secondo posto si decide nel derby, ora la finale di Coppa Italia contro la SuperJuve


A Genova ci attendeva un confronto difficile: la Sampdoria aveva ceduto il passo alla sola Juventus, tra le mura amiche, e voleva riscattarsi per la sconfitta secca patita all’andata, alimentando le proprie speranze europee. La Lazio ripartiva dopo il traumatico stop interno subito contro l’Inter, frutto di un arbitraggio infelice più che della differenza in campo. La partita conferma subito che la Lazio è in ottime condizioni: si parte con la coppia centrale Ciani-Gentiletti e con Ledesma a guidare il centrocampo, affiancato da Parolo e Lulic. Berisha sostituisce lo squalificato Marchetti, il resto è Lazio-tipo. E la voglia di farcela è palese: squadra brillante, che manovra spigliata e difetta nell’ultimo passaggio, al cospetto di un avversario che ribatte colpo su colpo. Ne viene fuori una gara bella, vibrante ma senza interruzioni, molto corretta e ben diretta da Mazzoleni. Il difetto della Lazio è non tradurre in occasioni la grossa mole di gioco svolta, con un Candreva super a fare e disfare. E’ la Samp ad avere le migliori occasioni: dopo una grande palla-gol per la Lazio, con Romagnoli che appoggia sul portiere evitando per un soffio l’intervento di Lulic su azione di Anderson, per i doriani ci sono tre occasioni nette: nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo un diagonale di Soriano finisce di poco a lato e Obiang alza la mira da posizione favorevolissima, praticamente a botta sicura, mentre Eto’o vanifica un contropiede micidiale a inizio ripresa, toccando fuori in splendida solitudine sull’uscita di Berisha. E’ troppo, anche perché sul piano del gioco la Lazio si lascia preferire: al 9′ Ledesma batte un calcio d’angolo nel pieno della mischia, Ciani e Klose si battono nel grappolo di difensori doriani, la palla schizza addosso a Gentiletti, che la colpisce con l’esterno della coscia sinistra. Di ginocchio, diciamo. La palla è dentro, la Lazio è in vantaggio. Il replay televisivo mostrerà un’irregolarità di Klose, a sua volta trattenuto da Silvestre, ai danni di Viviano, difficilissima da cogliere nella concitazione della mischia per Mazzoleni e assistenti. Dopo il gol la Sampdoria sparisce, forse stanca per il gran correre fatto finora. La Lazio mostra una condizione psicofisica migliore e vanifica diverse situazioni buone per raddoppiare, per l’egoismo eccessivo di Candreva o per circostanze sfavorevoli. Si rivede De Vrij nel finale, al posto dell’ottimo Gentiletti, che rientrava dopo il grave infortunio occorsogli proprio a Marassi, nel confronto col Genoa. Prestazione e gol confermano che perdere Gentiletti ha inciso e non poco sulla stagione comunque esaltante dei ragazzi di Pioli. Il secondo posto si deciderà nel confronto diretto con la Roma. Prima, però, la serata di gala all’Olimpico, dove mercoledì la Lazio si giocherà la Coppa Italia con la Juventus. Pronostico chiuso, ma le partite vanno giocate e vinte sul campo: la Lazio avrà dalla sua la forza dei nervi distesi e la condizione limpida di diversi singoli. Intanto, però, ci si gode una serata da grande squadra.