Il solito Chievo

Pandorini indigesti, come sempre. Ma la Lazio non ha demeritato e non deve mollare


Una prestazione ampiamente all’altezza della situazione non è bastata alla Lazio per battere l’ostico Chievo, vera bestia nera per i biancocelesti all’Olimpico. La squadra biancoceleste è rimaneggiata, col rientro dal primo minuto di Onazi e Ledesma dopo mesi, e un centrocampo assolutamente inedito completato da Lulic. La buona vena di Candreva ha messo subito alla frusta il Chievo, ma qualche personalismo di troppo e la guardia attenta di Bizzarri hanno impedito alla Lazio di passare in vantaggio in almeno un paio di buone occasioni, con il portiere clivense, indimenticato ex, decisivo su tiri di Candreva e Novaretti. Klose sblocca il risultato con una grande esecuzione allo scadere del primo tempo: lanciato sulla sinistra, si mangia Dainelli sullo scatto e si presenta davanti a Bizzarri, bruciandolo in uscita. Un po’ leziosa la Lazio all’avvio del secondo tempo, che dopo aver sostituito Klose con Keita sbaglia il raddoppio con Candreva e Onazi e con lo stesso Keita, e subisce il pareggio a un quarto d’ora dalla fine, con Paloschi, smarcato da una deviazione fortuita da Mauricio in splendida solitudine alla sinistra di Marchetti, battuto facilmente. Troppo solo l’attaccante, nella circostanza, che ha potuto battere a rete indisturbato. Un abbozzo di forcing disordinato non produce altro, mentre il Chievo si affaccia minaccioso in attacco nel finale di partita.
Una grande occasione per prendere il largo buttata alle ortiche: si riparte mercoledì contro il Parma, mentre si attende il risultato del Napoli, nell’ottica della lotta per la qualificazione in Champions League.